Lettera del Consulente – Permessi per i lavoratori con malattie oncologiche, croniche o invalidanti

La Legge 106/2025 introduce congedi e permessi per visite e cure mediche

  • Congedo fino a 24 mesi con conservazione del posto di lavoro

  • Priorità di accesso al lavoro agile dopo il congedo

  • Dal 2026, 10 ore annue di permesso aggiuntivo per visite e cure

Cari Lettori,

in questa Lettera del Consulente approfondiamo quanto previsto dalla legge n. 106 del 18 luglio 2025, che reca disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi per esami e cure mediche, in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.

Si riepilogano di seguito le disposizioni principali:

1) Congedo per il lavoratore dipendente 

Dal 9 agosto 2025 i dipendenti affetti da malattie oncologiche, ovvero da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%, possono richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a 24 mesi.

La certificazione delle malattie di cui sopra è rilasciata dal medico di medicina generale o dal medico specialista, operante in una struttura sanitaria, pubblica o privata, accreditata, che ha in cura il lavoratore.

Durante il periodo di congedo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Tuttavia, il congedo è compatibile con il concorrente godimento di eventuali altri benefici economici o giuridici.

La fruizione del congedo può decorrere solo dall’esaurimento degli altri periodi di assenza giustificata, con o senza retribuzione, spettanti al dipendente a qualunque titolo.

Il periodo di congedo, inoltre, non è computato nell’anzianità di servizio e neanche ai fini previdenziali. In merito a ciò, il dipendente può comunque procedere al riscatto del periodo di congedo mediante versamento dei relativi contributi, determinati sulla base della disciplina prevista per la prosecuzione volontaria della contribuzione. Sono comunque fatte salve le disposizioni più favorevoli previste dalla contrattazione collettiva o dalla disciplina applicabile al rapporto di lavoro.

Decorso il periodo di congedo, il lavoratore ha priorità nell’accesso alla modalità di lavoro agile, nell’ambito degli accordi individuali su tale modalità che il datore di lavoro intenda concludere; la priorità sussiste a condizione che la prestazione lavorativa del soggetto sia compatibile con la modalità di lavoro agile.

2) Permessi per il lavoratore dipendente per visite, esami strumentali e cure mediche

A decorrere dal 1° gennaio 2026 i dipendenti affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, ovvero da malattie invalidanti o croniche, anche rare (che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%), hanno diritto di fruire, in aggiunta alle tutele previste dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, di ulteriori 10 ore annue di permesso da utilizzare per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche nonché cure mediche frequenti.

Tale diritto è riconosciuto anche ai dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati con figlio minorenne affetto da malattie oncologiche, in fase attiva o in follow-up precoce, ovvero da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%.

Il diritto agli ulteriori permessi è riconosciuto previa prescrizione del medico di medicina generale o di un medico specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata.

Per i permessi compete un’indennità economica determinata nelle misure e secondo le regole previste dalla normativa vigente in materia di malattia e la copertura figurativa. Nel settore privato, l’indennità economica è direttamente corrisposta dai datori di lavoro e successivamente dagli stessi recuperata tramite conguaglio con i contributi dovuti all’ente previdenziale.

Questa normativa rappresenta un passo importante verso una maggiore tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori affetti da gravi patologie, rafforzando il ruolo dell’impresa nel promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo e solidale.

Restiamo a disposizione per ogni chiarimento.

Cordiali Saluti,

Paladin Gabriele

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